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VINCENZO BELLINI 1801-1835

Vincenzo Salvatore Carmelo Francesco Bellini è stato un compositore italiano, fra i più celebri operisti dell’Ottocento.

Nato a Catania il 3 novembre 1801, dimostrò fin dai primi anni di vita un vivo interesse per la musica e intorno al 1817 si diede attivamente alla produzione, cercando di ottenere una borsa di studio per il perfezionamento da effettuarsi al Real Collegio di Musica di San Sebastiano.

Nel 1819 ottenne la borsa e si trasferì a Napoli, dove fu allievo di Giacomo Tritto prima, di Nicola Antonio Zingarelli poi. Tra i banchi del conservatorio conobbe Piero Maroncelli e il calabrese Francesco Florimo, la cui amicizia lo accompagnerà per tutta la vita.

Nel 1825 presentò la sua prima opera, “Adelson e Salvini”.

L’anno seguente, Domenico Barbaja commissionò a Bellini un’opera da rappresentare al Teatro alla Scala di Milano. Bellini parte, lasciandosi dietro un’infelice passione per Maddalena Fumaroli.

Sia “Il pirata” che “La straniera”, ottennero alla Scala un clamoroso successo, tanto che il compositore catanese venne riconosciuto come unico operista italiano in grado di contrapporsi a Gioachino Rossini.

Poco adatto al gusto provinciale, lo stile di Bellini non si adattò mai ai teatri tradizionalisti delle città più piccole e non a caso Bellini ottenne i maggiori successi a Milano (“La sonnambula”, “Norma”) e Parigi (“I puritani”).

La svolta nella carriera di Bellini si ha proprio con la partenza alla volta di Parigi, dove conoscerà – tra gli altri – Fryderyk Chopin.

Bellini arricchì, nella capitale francese, il suo linguaggio musicale. Oltre ai Puritani, scritti in italiano per il Théatre-Italien, Bellini si dimostrò pronto a comporre un’opera in francese per il Teatro dell’Opéra di Parigi. La sua carriera e la sua vita, però, furono stroncate a meno di 34 anni da un’infezione intestinale.